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d8txxyow4aaa0jbLa Juventus batte il Parma nel posticipo domenicale della 20/a giornata del campionato di serie A grazie ad una doppietta realizzata da Cristiano Ronaldo tra il finale del primo tempo e l’inizio del secondo, poco dopo il momentaneo pareggio di Cornelius. Una vittoria che porta i bianconeri di Sarri a 51 punti in classifica, a +4 sull’Inter fermata oggi sull’1-1 a Lecce. (ANSA).
I GOL

Juventus-Parma 2-1 al 58′ Dybala ha spazio sulla sinistra e appoggia per l’accorrente Ronaldo che in diagonale batte Sepe.

Juventus-Parma 1-1 al 55′ angolo battuto con il contagiri da Scozzarella, Cornelius interviene di testa e brucia Szczesny.

Juventus-Parma 1-0 al 43′ del pt, Ronaldo lascia partire un tiro deviato in maniera decisiva da Darmian, il tocco spiazza Sepe.

Sarri, dovevamo chiudere prima la partita – “Stasera abbiamo fatto una partita meno pulita del solito, abbiamo la responsabilità di non averla chiusa pur avendone tante possibilità. Poi si finisce per soffrire negli ultimi 5 minuti, anche perchè abbiamo giocato contro una squadra fisica e in salute”. Lo ha detto il tecnico della Juventus, Maurizio Sarri, dopo la partita vinta sul Parma. “Dopo il 2-1 volevo mandare un messaggio alla squadra, bisognava chiuderla perchè potevano esserci dei problemi nel finale di partita e non l’abbiamo fatto. Poi abbiamo cercato di riequilibrare un po’ con Douglas Costa” ha spiegato il tecnico a Sky Sport, che conferma di vedere una squadra in crescita: “Le partite con la Lazio le abbiamo sbagliate, contro una squadra forte, ma ci abbiamo messo anche del nostro. Sono state due parentesi perchè poi la squadra è in crescita”.-ansa-
In campo Genoa-Roma 1-3 DIRETTA LIVE

GOL E MOMENTI CLOU

Genoa-Roma 1-3 al 74′ errore di Perin che scivola rinviando, Pellegrini prende palla e innesca Dzeko che controlla e insacca.

Genoa-Roma 1-2 al 46′ del primo tempo, lancio da metà campo di Schone, Pandev anticipa l’uscita a vuoto di Lopez e segna.

Genoa-Roma 0-2 al 44′ primo tempo, Spinazzola entra in area e mette dentro un pallone che Biraschi devia nella propria porta.

Genoa-Roma 0-1 al 5′ del pt, tiro cross da destra di Under, la finta decisiva di Pellegrini inganna Perin. Gol del turco.

Così alla vigilia

Nicola, Roma è grandissima squadra – La sfida alla Roma, prima del girone di ritorno, segna anche l’inizio della lunga rincorsa verso la salvezza del Genoa di Davide Nicola. “Vogliamo raggiungere qualcosa tutti insieme – ha spiegato il tecnico – e per questo dobbiamo trovare equilibrio. I ragazzi devono credere nel proprio lavoro. Serve dedizione, serietà, lavoro. Sono certo che si potrà fare qualcosa di importante. Quello che conta è il percorso, concentrarsi su quello che dobbiamo fare”. Un percorso lungo tutto il girone di ritorno a partire dalla Roma domani. “Una grandissima squadra con un ottimo e grande allenatore che ha dato ai suoi una identità precisa. Sono una squadra forte, ho visto tutte le loro partite e mantengono una struttura ben definita – ha spiegato Nicola -. Ma il punto è cosa vogliamo fare noi. Abbiamo lavorato sapendo che hanno molte qualità ma le abbiamo anche noi e quello che conta più di ogni altra cosa è la capacità di diventare squadra. Avere umiltà e coraggio”.

Fonseca “pochi in attacco, sono preoccupato” – “Sono preoccupato, devo essere onesto, perché per questa importante settimana in attacco abbiamo come ali solo Kluivert a sinistra e Under a destra, e il solo Pellegrini come trequartista”. Alla vigilia della sfida in casa del Genoa, Paulo Fonseca sottolinea l’emergenza con cui deve fare i conti la Roma, attesa in pochi giorni dopo la trasferta di Marassi dagli impegni con la Juventus (mercoledì 22 a Torino per i quarti di finale di Coppa Italia) e dal derby con la Lazio. Il tecnico giallorosso, che già deve fare i conti con le assenze di Zaniolo, Pastore e Mkhitaryan, non potrà convocare nemmeno Perotti perché “ha riportato un trauma col Parma, e difficilmente sarà pronto per la gara con Juventus”. Ecco perché, dopo aver visto sfumare lo scambio Spinazzola-Politano, a Trigoria è scattata la caccia a un esterno offensivo. “In questo momento ci serve un giocatore del genere – sottolinea Fonseca -. Politano non verrà, stiamo cercando un’ala che sostituisca Zaniolo”.-ANSA-

(ANSA) – “Stasera abbiamo fatto una partita meno pulita del solito, abbiamo la responsabilità di non averla chiusa pur avendone tante possibilità. Poi si finisce per soffrire negli ultimi 5 minuti, anche perchè abbiamo giocato contro una squadra fisica e in salute”. Lo ha detto il tecnico della Juventus, Maurizio Sarri, dopo la partita vinta sul Parma.
“Dopo il 2-1 volevo mandare un messaggio alla squadra, bisognava chiuderla perchè potevano esserci dei problemi nel finale di partita e non l’abbiamo fatto. Poi abbiamo cercato di riequilibrare un po’ con Douglas Costa” ha spiegato il tecnico a Sky Sport, che conferma di vedere una squadra in crescita: “Le partite con la Lazio le abbiamo sbagliate, contro una squadra forte, ma ci abbiamo messo anche del nostro. Sono state due parentesi perchè poi la squadra è in crescita”. (ANSA).

(ANSA) – Genoa-Roma 1-3 in una partita della 20/a giornata (prima di ritorno) del campionato di Serie A, giocata a Marassi. Queste le reti: nel pt 5′ Cengiz Under, 44′ Biraschi (autorete), 45′ Pandev; nel st 29′ Dzeko. Con il successo di oggi la Roma va a 38 punti e a -7 dalla Lazio, terza in classifica che sfiderà domenica prossima nel derby della Capitale. (ANSA).

Il pari nel derby con l’Espanyol e’ stata l’ultima delusione che ha convinto il Barca a licenziare Valverde e a puntare sulla scommessa Setien, ex Betis. L’esordio al Nou Camp col Granada non sara’ da far tremare i polsi, ma tutto dipendera’ dall’accoglienza dei suoi campioni, a partire da Messi. Il Barcellona potrebbe approfittare del turno per restare da sola in testa. Il Real infatti riceve il quotato Siviglia nel clou della giornata, anche se la squadra di Zidane, dopo tante incertezze, sembra avere trovato la sua giusta dimensione. Facile trasferta per l’Atletico con l’Eibar.
Il quadro della 20/ma giornata (RISULTATI E CLASSIFICA LIVE)

Leganés-Getafe 0-3
Levante-Alavés 1-0
Real Madrid-Siviglia 2-1
Osasuna-Valladolid 0-0
Eibar-Atlético Madrid sabato ore 21
Maiorca-València 4-1
Betis-Real Sociedad 3-0
Villarreal-Espanyol 1-2
Athletic-Celta Vigo 1-1
Barcellona-Granada 1-0 ANSA

La marcia trionfale del Liverpool (20 vittorie e un pari, una gara in meno e +14 sul City che gli ha sottratto l’ultimo titolo al fotofinish) attenua l’appeal della Premier. Ma sono sempre i Reds a giocare il match clou, stavolta ospitando una rivale storica in declino, l’United, che ha avuto bisogno di due gare per far fuori i Wolves in Fa mentre e’ stato eliminato da Guardiola in Coppa di Lega. Per gli ospiti e’ in ballo pure la prossima Champions visto che distano 5 punti dal quarto posto. Facile il compito delle inseguitrici City e Leicester, opposte a Crystal Palace e Burnley mentre il Chelsea e’ impegnato a Newcastle. Duro il compito del deludente Arsenal che riceve la sorpresa Sheffield, che lo precede di quattro punti. Momento delicato per il Tottenham di Mourinho, che ha perso quattro delle ultime otto gare, e non puo’ fallire la trasferta di Watford.
Il quadro della 23/ma giornata (RISULTATI E CLASSIFICA LIVE)

Watford-Tottenham 0-0
Arsenal-Sheffield 1-1
Manchester City-Crystal Palace 2-2
Southampton-Wolverhampton 2-3
West Ham-Everton 1-1
Norwich-Bournemouth 1-0
Brighton-Aston Villa 1-1
Newcastle-Chelsea 1-0
Burnley-Leicester 2-1
Liverpool-Manchester United 2-0 ANSA

Perché si è interrotto prima il ritiro del Napoli? La risposta arriva dall’edizione odierna de Il Mattino. Il quotidiano fa sapere che dopo il ko con la Fiorentina, Gattuso è rimasto a parlare con la squadra fino alle 4 nella hall dell’hotel di Castel Volturno, dunque il gruppo e l’allenatore hanno sfiorato l’alba guardandosi negli occhi, dicendosi tutto quello che c’era da dire dopo una sconfitta inaspettata. Gattuso ha ascoltato e strigliato i calciatori, loro hanno fatto sapere al tecnico che sono contenti della sua gestione e non si aspettavano di perdere con la Fiorentina. Così, avendo affrontato ogni argomento, ieri a mezzogiorno il ritiro si è sciolto. Il ds Giuntoli è rimasto tutto il tempo accanto a Gattuso che ora ha voglia di rilanciare il Napoli. Nessuno – si legge – è tornato a parlare delle multe, anche perché quasi tutti hanno compreso che finirà in una bolla di sapone ed in ogni caso si tratta di percentuali davvero irrisorie dei rispettivi stipendi. -tuttonapoli.net-

Importante retroscena svelato questa mattina dal Corriere dello Sport: nelle ultime ore, durante il mini-ritiro, c’è stato un botta e risposta tra Allan e Mertens, il quotidiano parla di un dibattito, un confronto vibrante, i due si sono detti quelli che dovevano dirsi, senza risparmiarsi. Oggetto del dialogo? La condizione atletica del brasiliano ma anche il persistente infortunio del belga che ormai è “sparito” da un mese. I due hanno inserito ogni “pallido dettaglio” relativo a questo momento negativo che sembra non avere fine. -tuttonapoli.net-

Sarà Davide Massa di Imperia l’arbitro che domani sera dirigerà la sfida di Coppa Italia tra Napoli e Lazio. Mondin e Di Iorio saranno i suoi assistenti, al Var ci sarà Nasca. Massa torna ad arbitrare il Napoli dopo la gara del Franchi alla prima giornata con tante polemiche. Ecco la sestina completa:

MASSA
MONDIN – DI IORIO
IV: MANGANIELLO
VAR: NASCA
AVAR: COSTANZO TUTTONAPOLI.NET-

ROMA – Salvini: “Sono pronto, per arrivare alla verità talvolta bisogna passare dalla prigione, sono pronto”. Matteo Salvini porge il suo petto nientemeno che alla galera. Salvini, l’impossibilità di essere seri. Impossibilità che Salvini condivide con la quasi totalità del ceto e del personale politico in attività. Impossibilità di essere seri che è congenita alla politica italiana contemporanea, ma che Salvini in particolare esalta e porta allo zenit.

Pronto alla prigione si dichiara esponendo il fiero petto al fuoco…che non c’è. Oggi la Giunta per le autorizzazioni al Senato forse vota o forse no (causa probabile sciopero della maggioranza, altra cosa pochissimo seria) appunto l’autorizzazione della Camera di appartenenza al processo a carico di Salvini. Poii toccherà comunque all’aula del Senato, tra qualche settimana/mese) decidere. Poi, eventualmente, ci sarà un processo: un capo di accusa, un Pubblico Ministero, una difesa, una Corte. Non sta scritto da nessuna parte che Salvini ministro degli Interni venga giudicato penalmente colpevole di reati commessi mentre bloccava e tratteneva in mare migranti a bordo di navi militari italiane. Non sta scritto da nessuna parte e nessuno ha scritto sentenza di condanna per Salvini e non è detto sarà mai scritta. Quindi quel “sono pronto alla prigione” è sceneggiata, solo sceneggiata.E comunque, anche se condannato, qualunque avvocato di minima esperienza avrebbe potuto spiegare a Salvini che, dato il tipo di eventuale reato, le circostanze in cui sarebbe stato compiuto, lo status giudiziario dell’imputato e altre cose di non poco conto, Codice alla mano mai e poi mai Matteo Salvini finirebbe in prigione neanche per una sola ora. Se davvero processato, Salvini ha ottime probabilità di essere assolto e, qualora condannato, nessuna probabilità di finire materialmente in prigione.

Questo Salvini lo sa, lo sa bene. Ma sceglie e preferisce il teatrale e rodomontesco: sono pronto alla prigione. Sceglie di sceneggiare una balla. E per questo suo modo di scegliere viene quasi universalmente giudicato un bravo politico, un esperto e abile uomo politico. Così lo giudicano anche quelli che non lo votano. Perché l’impossibilità di essere seri è ormai condizione decretata come sine qua non della politica. Il prendere per i fondelli la realtà (e quindi il trattare da deficienti a loro insaputa gli elettori) è considerato abilità e bravura politica.

Impossibilità di essere seri: Di Maio e Conte sono stati con Salvini d’accordo quando bloccava fuori dai porti navi e migranti, d’accordo perché stavano al governo insieme e M5S ha votato in Parlamento contro la possibilità dio processare Salvini per eventuali reati commessi al riguardo. Poi M5S non sta più al governo con Salvini e non è più d’accordo nel coprire Salvini, anzi è pronto a votare per autorizzare il suo processo. Impossibilità di essere seri, impossibilità di non far politica come clown in uno show.

Impossibilità di essere seri: il Pd preoccupato e impegnato a far sì che il Sì eventuale ad un processo a Salvini avvenga dopo il voto in Emilia del 26 gennaio. Astuzia senza senso: chi al 21 gennaio avesse deciso di votare per il candidato del centro sinistra non cambierà certo idea se Giunta Senato autorizza, chi ha deciso di votare per la candidata di Savini non si moltiplica certo a seguito di questa scelta. Sapessero almeno un po’ come funzionano i meccanismi della scelta di voto, saprebbero che un Salvini a processo non fa altro come notizia/suggestione che compattare gli opposti e rispettivi elettorati. Ma non sanno e non sanno più essere seri: la giunta, i partiti, i senatori, fossero seri, dovrebbero decidere se Salvini va a processo o no su base delle carte e fatti forniti dalla magistratura. Dovrebbero decidere in base alla legislazione a alla verifica dei fatti. Invece si fanno furbi e astuti, gli uni e gli altri, del muoversi, recitare, sceneggiare sulla base del come mi vesto meglio per il voto, mi si sono di più se porgo le mani alle manette (che non ci sono) o se faccio l’indignato? Oppure: lui vuol fare il martire e io spengo la luce sul palcoscenico della recita, poi la riaccendo, hai visto come sono furbo?

L’impossibilità di essere seri. BLITZQUOTIDIANO.IT
MILANO – Non è bastato un tasso alcolico nel sangue di 1,97 g/l, quattro volte il massimo consentito dalla legge, per condannarlo. Così un romeno di 27 anni è stato prosciolto a Milano “per tenuità del fatto“. La sentenza, destinata a far discutere, fa riferimento a un incidente avvenuto il 1 aprile 2019 sulla A4.

L’uomo, alla guida di una Passat, carambolò sull’autostrada all’altezza di Novate Milanese e ne uscì vivo quasi per miracolo. Con lui anche un passeggero, trasportato anch’egli al Niguarda. All’origine del sinistro non sembravano esserci cause esterne: l’asfalto era regolare, non vi erano condizioni meteo avverse. E’ stato il test del sangue, eseguito in ospedale a rivelare l’alto tasso alcolico nel sangue e a far scattare il procedimento penale.Ma per il giudice monocratico Maria Pia Bianchi non c’è bisogno neppure di un processo. Nelle motivazioni depositate a novembre, si legge che “la circostanza che il livello di tasso alcolemico rinvenuto nel sangue non sia di molto superiore al limite relativo alla soglia di rilevanza, consente di qualificare il fatto in termini di tenuità”. Unica conseguenza: la sospensione della patente per un anno.

Nelle stesse motivazioni il giudice critica anche l’operato degli agenti definendo “poco comprensibile la decisione della polizia giudiziaria di sottoporre ad accertamento con etilometro un soggetto trasportando fino alla vettura lo strumentario per procedere al controllo se questi non era nell’auto o nelle immediate vicinanza di tale mezzo, come risulta peraltro della annotazione agli atti”.

Sgomento è stato espresso dalla Polizia Stradale di Bergamo che così ha commentato: “Rimane di difficile comprensione l’eccezione di non ritenere adeguatamente provato l’incidente e si domanda perché venga considerato di lieve entità il valore di 1,97 g/l, accertato clinicamente con procedura medico-legale, considerato che tale valore supera di quasi 4 volte il limite massimo previsto”.

Fonte: Corriere della Sera

ROMA – Torvaianica e Ostia, sul litorale romano, sono in lutto per nonno Pio Schiano Moriello, storico bagnino centenario. Dopo aver festeggiato i cent’anni lo scorso 19 novembre con una grande festa in spiaggia Schiano Moriello si è spento all’alba di lunedì 20 gennaio.

Sessant’anni fa aveva aperto il suo stabilimento sulle spiagge di Roma e da allora non lo aveva mai lasciato. Pescatore e marinaio di salvataggio, venne arruolato nella Regia Marina durante la Seconda Guerra Mondiale, come Nostromo Sommergibilista, ricorda Roma Today, e fu tra i pochissimi sopravvissuti all’affondamento della sua unità. Verso la fine degli anni ’50 si era spostato dal Borghetto dei Pescatori di Ostia a Torvaianica, e lì aprì la propria l’attività di famiglia sul mare.

“Il marinaio di salvataggio ha lasciato per l’ultima volta la sua spiaggia – ha scritto su Facebook il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà – ma il suo nome rimarrà per sempre scritto nella storia della nostra città e sul nostro litorale”. (Fonti: Il Corriere della Città, Roma Today)

TELECAPRISPORT- Fischi al San Paolo. Non basta un secondo tempo intraprendente ma disordinato al Napoli per evitare la terza sconfitta consecutiva e la contestazione al triplice fischio. Alla fine e’ la Fiorentina a trionfare per 2-0 in virtu’ di una partita amministrata nei due tempi con la stessa filosofia: baricentro basso e ricerca della transizione offensiva. Cosi’ Beppe Iachini ha vinto il duello personale con Gennaro Gattuso, altro allenatore subentrato in corso in questa stagione. E cosi’ Federico Chiesa (autore del gol dell’1-0) ha vinto la sfida tutta azzurra con Lorenzo Insigne. Il Napoli resta a quota ventiquattro punti (mai cosi’ pochi a questo punto del campionato dalla stagione 2007/08) e viene agganciato in classifica proprio dalla Fiorentina che non registrava due vittorie consecutive dallo scorso ottobre. Sin dai primi minuti di gioco e’ la formazione partenopea a controllare il pallino del gioco con quasi il 70% del possesso palla, ma il primo squillo e’ della squadra viola: al 10′ Lirola salta Insigne e disegna un cross per Castrovilli che si inserisce coi tempi giusti, ma da due passi non riesce a ribadire in rete. La risposta del Napoli e’ affidata a Milik: al 12′ l’attaccante polacco si coordina in acrobazia e impegna Dragowski costretto a respingere coi pugni. Al 19′ c’e’ spazio per il primo episodio da moviola: Pasqua va al Var per giudicare un tocco col braccio di Allan in area, ma il rigore viene negato. Ma la rete dell’1-0 della Fiorentina e’ solo rinviata di pochi minuti: Benassi raccoglie un cross in area e scarica per Chiesa che con la punta del piede batte Ospina in controtempo. Gattuso non rinuncia al 4-3-3 affidandosi in attacco alla vecchia guardia, ma al 40′ e’ un fedelissimo, Callejon, a tradirlo con un colpo di testa impreciso a botta sicura da posizione favorevolissima. Nella ripresa il Napoli entra in campo con apparenti intenzioni più bellicose. Ma la fortuna non aiuta gli uomini di Gattuso: al 52′ Lorenzo Insigne si coordina da fuori area e colpisce l’ennesimo legno stagionale. E al 74′ la Fiorentina raddoppia: Chiesa cambia gioco, Lirola di testa premia Vlahovic che punta Luperto e beffa Ospina con un mancino a giro sul secondo palo. Alla fine dei novanta minuti il San Paolo da’ vita alla contestazione che accompagnera’ gli uomini di Gattuso fino alla sfida di Coppa Italia contro la Lazio in programma martedi’ 21 gennaio.-TELECAPRISPORT-