Fra cronaca e calcio

emaitryxsamoxc9Bortolo Mutti sta bene, sa che la quarantena è come un ‘dono’ rispetto a chi a causa del Coronavirus oggi non c’è più: “In paese ci conosciamo tutti, non ho più il coraggio di guardare i manifesti”. La Val Cavallina, dove l’ex allenatore del Napoli vive, è ad una quindicina di chilometri da Bergamo. I decessi sono stati tanti: “Ho perso cari amici e conoscenti. Con tanti di loro avevo scambiato quattro chiacchiere fino a pochi giorni fa e poi ho ritrovato il loro volto sui necrologi. Una tragedia assurda”.

Si muore soli. “Il papà di una nostra amica stava in una casa di riposo, è stato ricoverato d’urgenza e poi…non c’è stato nulla da fare. Lei non lo ha mai più rivisto: è stato cremato a Udine, se n’è andato senza poter salutare nessuno. Non è giusto”.

La sua quarantena è serena? “Per fortuna sì, sono a casa con moglie e figli, stiamo tutti bene, usciamo solo per lo stretto necessario. Forse qualcosa sta cambiando…”.

In che senso? “Da qualche giorno si sentono meno ambulanze, c’è qualche decesso in meno. Questo mi fa ben sperare, vuol dire che esiste una via d’uscita, ma so anche che ci vorrà ancora tempo”.

Il calcio si è fermato tardi? “Per me Atalanta-Valencia è stata decisiva. Il 19 febbraio scorso il virus già c’era e 40mila bergamaschi, senza saperlo, sono andati a Milano e avranno accelerato il contagio. Le dico un’altra cosa”.

Prego. “Una domenica, non ricordo se prima o dopo la partita, comunque in quel periodo, al pronto soccorso di Alzano si erano già manifestati dei contagi. Noi lo abbiamo saputo tramite una nostra amica che lavora lì. In tre ore siamo passati dallo stato d’emergenza alla riapertura improvvisa dell’ospedale. Sono state prese scelte troppo leggere con conseguenze gravi. Prima o poi qualcuno dovrà risponderne”.

Il calcio ripartirà? “Me lo auguro perché vorrebbe dire ritrovare un po’ di normalità. Rivedere qualche partita è quello di cui abbiamo bisogno. Ovviamente dovranno esserci tutte le condizioni necessarie affinché ciò avvenga e non posso essere io a stabilire la tempistica. Si parla dell’estate, perché no, basta si riprenda prima o poi”.

Intanto si discute sul taglio stipendi. “È una cosa doverosa, non sarà un grande sacrificio per chi guadagna milioni all’anno. Ma raggrupperei i calciatori per fascia ingaggi: lo ‘sforzo’ dovrà essere soprattutto dei campioni di Serie A e non di chi in Serie B e in Serie C guadagna stipendi normali”.tuttonapoli.net
Una piccola speranza per la Serie A, una possibile svolta dopo settimane di dubbi. Il campionato può ripartire, c’è già una data dalla quale ricominciare, tutto dipenderà dal numero dei prossimi contagiati – sperando continui a diminuire – e dal nuovo Dpcm che dovrebbe arrivare oggi o domani. L’edizione odierna de Il Mattino fa sapere che il 24 maggio o la domenica successiva tutto potrebbe ricominciare, ovviamente a porte chiuse. La Serie A si concluderebbe entro metà luglio e poi spazio alle coppe europee, come Champions ed Europa League. Si giocherebbe si sera, anche tre match a settimana se serve, pur di finire in tempo, dunque anche con turni infrasettimanali. -tuttonapoli.net-

Zlatan Ibrahimovic lascerà il Milan a fine stagione, serve un’altra punta oltre a Leao e la prima scelta del club rossonera è Arek Milik. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa sapere che il polacco garantisce gol sicuri, il suo rinnovo è in alto mare perché il polacco vuole andar via e il Napoli dovrà cederlo in estate per evitare di perderlo a zero tra un anno. De Laurentiis vuole monetizzare (si parte da 40 milioni, un’operazione con scambi sarebbe in salita) e in corsa c’è anche l’Atletico Madrid. -tuttonapoli.net-

Il tampone non ha ancora dato esito negativo e ci vorranno altre due settimane “supplementari” di isolamento per Blaise Matuidi, risultato positivo al Coronavirus il 17 marzo scorso, esattamente 14 giorni fa. A darne l’annuncio è stata Isabelle, la moglie osteopata del centrocampista della Juventus, con una storia su Instagram. Lo ha riferito Sky Sport. Nessuna novità nemmeno per gli altri due positivi Daniele Rugani (dall’11 marzo) e Paulo Dybala (dal 21 marzo), dei quali il club bianconero comunicherà tempestivamente l’avvenuta guarigione. -tuttonapoli.net-

ROMA – La decisione del governo è di “prorogare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione alle attività e agli spostamenti individuali finora adottate”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato. Tutto chiuso e tutti a casa fino al 13 aprile insomma, che poi 13 aprile non sarà perché dipende dai numeri e anche dalle riaperture graduali semmai ci fossero.

E infatti il ministro degli Esteri Di Maio ha spiegato: “Sarà la comunità scientifica a dirci quando riaprire, del tutto o in parte. C’è un comitato scientifico che dirà al governo quando potremo tornare alla normalità. Quello che posso dire è che quanto più saremo responsabili, stando a casa, prima riapriremo. Se invece continueremo a fare i furbi – i dati del ministero dell’Interno sulle denunce lo dimostrano – allungheremo i tempi della chiusura, che ovviamente ha anche un impatto economico”.

“Il nostro obiettivo è non moltiplicare il numero dei positivi, ridurre i decessi ed evitare che il nostro sistema sanitario nazionale venga colpito da ulteriore tsunami”, ha proseguito il ministro della salute. “Senza un vaccino non sconfiggeremo mai il Covid, siamo tutti consapevoli che per un periodo non breve dovremo sapere gestire questa fase di transizione ed evitare l’esplosione di nuovi focolai”.

“Non dobbiamo commettere errori adesso, e quindi dico “attenzione ai facili ottimismi, c’è il rischio di compromettere i sacrifici che stiamo facendo, non dobbiamo confondere i primi segnali positivi come un segnale di cessato allarme”. E’ stato poi l’appello lanciato dal ministro della Salute Roberto Speranza nell’informativa al Senato sull’emergenza coronavirus. “Gli esperti dicono che siamo sulla strada giusta, e che le misure drastiche adottate iniziano a dare risultati. Ma sarebbe un errore imperdonabile scambiare questo primo risultato per una sconfitta definitiva del covid, è una battaglia lunga, e non dobbiamo abbassare la guardia”, ha detto Speranza. (Video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

FERMO – Un automobilista di 40 anni è stato fermato e sanzionato durante i controlli delle forze dell’ordine per l’emergenza Coronavirus a Sant’Elpidio al Mare, in provincia di Fermo. Insieme ad un amico stava andando a prostitute a Civitanova Marche.

Come racconta Il Resto del Carlino, l’uomo, quando è stato fermato dagli agenti della Polizia Locale, ha giustificato il suo spostamento dalla propria abitazione oltre che dal proprio Comune, così: “Non ce la faccio più a stare senza ses**”. Una motivazione che però non è servita a sottrarlo dalla multa di 373 euro.

Il 40enne, che viaggiava in direzione Civitanova Marche con la propria auto, ha pensato che questo suo bisogno impellente potesse essere considerato una “assoluta urgenza” o una “situazione di necessità”, così come previsto dalla legge. Inoltre non era da solo in auto ma viaggiava con un amico per cui aveva già infranto la regola del rispetto della distanza di almeno un metro tra persone. (fonte IL RESTO DEL CARLINO)

ROMA – Doveva essere inaugurato oggi il nuovo laboratorio per i test sul Coronavirus del San Camillo a Roma: stanotte qualcuno l’ha sabotato, danneggiando apparecchiature e strumentazione. Succede anche questo in tempi di crisi sanitaria, il sabotaggio dell’unica chance strutturale di arginare il contagio.

“Ho appreso dal Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo che questa notte è avvenuto un sabotaggio delle apparecchiature del laboratorio per test Covid-19 che doveva essere attivato oggi – ha dichiarato l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato -. Un fatto gravissimo che ci indigna. È stata presentata denuncia ai carabinieri, i colpevoli dovranno essere puniti”.

E dire che la strategia di contenimento approntata dalla Regione sembra procedere con efficacia. Il potenziamento della dotazione di terapie intensive ha portato 600 posti letto in più. Quindi hotel per chi esce dalla fase critica o non può stare in quarantena a casa. Kit per monitorare i parametri mentre si è in isolamento domiciliare. Massimo contenimento dei cluster delle case di riposo con la creazione di zone rosse estese ai comuni interessati. Contro i sabotaggi, che dire, si resta disarmati. In una congiuntura di eccezionale gravità giustamente definita post bellica, dovremmo ricorrere alla legge marziale? (fonte Ansa)

ROMA – La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina non ha ancora sciolte le tante riserve sull’esame di Maturità, dovrebbe farlo a giorni. Tra le tante incognite (la prima è la riapertura delle scuole prima della fine dell’anno scolastico) una certezza filtrata dal ministero: saranno tutti ammessi agli esami di Stato, assicura Corrado Zunino su Repubblica. Non ci saranno “non ammessi ai quadri”. La promozione d’ufficio riguarderà tutti gli ordini scolastici, tutte le classi.

Maturità a scuole chiuse: prova unica orale
Quanto ai maturandi, se la fine dell’emergenza giungerà dopo la fine dell’anno scolastico, l’ipotesi più caldeggiata è quella di un’unica prova orale.

Secondo Zunino, i dirigenti sono orientati verso un orale “lungo almeno un’ora e irrobustito da esercizi matematici o traduzioni, a seconda del tipo di percorso”. Una prova unica che surrogherebbe anche i 20+20 punti assegnati dagli scritti (per un totale di 60 punti, cui vanno aggiunti i 40 punti derivanti dai trascorsi scolastici degli ultimi due anni).

Se si torna a scuola: Italiano più seconda prova scelta dalle commissioni
L’esame potrebbe consistere in una prova scritta di Italiano, mentre per la seconda prova ci si affiderebbe alle singole commissioni, derogando dalla prova nazionale per indirizzo di studio. In ogni caso si dovrà tener conto del percorso accidentato e lacunoso nello svolgimento dei programmi scolastici terremotati dall’assenza forzata. (fonte Corriere della Sera)

439 confezioni di igienizzante per le mani, con scritta sull’etichetta la dicitura «elimina fino al 99,9% batteri, funghi e virus…attivo su virus (coronavirus, HIV, HBV, HCV)», senza l’indicazione di alcuna autorizzazione ministeriale, sono state sequestrate dai Nas dei Carabinieri. Le attività di verifica dei militari, estese al laboratorio di produzione di Napoli, si concludevano con il sequestro giudiziario dei locali, delle attrezzature, dei materiali per il confezionamento (etichette, confezioni, tappi) nonché di altri 586 flaconi di prodotto.-radiomarte.it

Commentando la nuova circolare del Viminale che dice sì a passeggiate genitore-figlio vicino casa, il presidente della Regione, De Luca, ha scritto sulla sua pagina social di considerare “gravissimo il messaggio proveniente dal ministero dell’Interno, relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa. Si trasmette irresponsabilmente l’idea che l’epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora tra l’altro, che vi sono realtà del Paese dove sta arrivando solo ora l’ondata più forte di contagio. Vincenzo De Luca ha ribadito che “è assolutamente vietato uscire a passeggio o andare a fare jogging” perché in Campania rimane in vigore l’ordinanza regionale, derivata da motivi di tutela sanitaria. Intanto il numero dei contagiati da coronavirus nella nostra regione è salito a 2.231 su un totale di 15.728 esami praticati. Ieri su 1.566 test eseguiti, 164 sono risultati positivi.radiomarte.it

Un 46enne di Quarto, vicino Napoli, con precedenti è stato fermato ieri dalla Polizia Stradale di Napoli. L’uomo si trovava sulla rampa di ingresso della Tangenziale, allo svincolo di Agnano, contromano. Il fermo è stato eseguito durante servizi di controllo atti a garantire il rispetto delle urgenti misure per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Una sanzione amministrativa pecuniaria di 2050 euro è stata comminata al 46enne dalle forze dell’ordine che gli hanno anche sequestrato la patente ed applicato il fermo amministrativo della vettura per tre mesi.-radiomarte.it