Calcio e cronaca

dscn0752Il Milan pronto a mettere sul piatto Frank Kessiè per avere Arek Milik. Questa l’ultima di mercato che riguarda l’attaccante polacco diffusa dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che sottolinea ancora una volta il grande interesse del club rossonero per il classe ’94 che ha il contratto in scadenza nel giugno 2021.

Secondo la rosea, il club rossonero vorrebbe coprire il costo dell’operazione (valutata tra i 35 ed i 40 mln) inserendo nella trattativa il cartellino di Kessiè, vecchio pupillo di Gattuso. Allo stesso modo il quotidiano chiarisce come ‘sarà dura convincere De Laurentiis ad abbassare la cifra fissata per privarsi di Milik”.-tuttonapoli.net-
La questione terzino sinistro resta sempre aperta in casa Napoli. Se Mario Rui appare ormai un punto saldo anche per il futuro prossimo, restano sempre grosse incognite su Faouzi Ghoulam che potrebbe andare via in estate. Ecco perché Cristiano Giuntoli è al lavoro per trovare un profilo che possa affiancare il portoghese nella rosa azzurra in quello slot del campo, con diversi nomi segnati sull’agenda.

Secondo quanto scrive l’edizione odierna del Corriere dello Sport sarebbero quattro i profili monitorati con maggiore interesse:

Junior Firpo classe ’96 del Barcellona

Kostas Tsimikas classe ’96 dell’Olympiakos

Marc Cucurella classe ’98 del Getafe

Borna Barišić classe ’92 dei Rangers-tuttonapoli.net-

Interpellato sulla possibilità di una ripresa senza VAR, Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, spiega le motivazioni a La Domenica Sportiva su Rai 2: “Potrebbe essere una cosa che ci viene costretta. Come sapete oggi la VAR viene fatta in furgoni, ambienti angusti, vicini ad altri operatori che non sai chi ha frequentato prima di arrivare lì. Si rischia che non ci siano le distanze di sicurezza, io auspico che non accada, ma potrebbe esserci anche questo problema. Questo però è un discorso della Serie A, ma mi preme il discorso dei Dilettanti: come si fa a mandare un ragazzo di 18 anni in campi di provincia dove non saprà a cosa va incontro? Se dovessimo ripartire domani, noi non ci saremmo. Gli arbitri sono preoccupati di poter rivedere le proprie famiglie, e bisogna cominciare a ragionare prima sulle cose. Io spero che il VAR ci sia, se dovesse mancare sarebbe però per un’emergenza sanitaria”.-tuttonapoli.net-

Il 6 aprile è la Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace 2020. Tema sempre molto caro al difensore del Napoli Kalidou Koulibaly, che ha voluto ricordare il suo impegno sociale con un post su Instagram per l’occasione: “Lo sport è rispetto e valori positivi: è vita” ha scritto il senegalese. tuttonapoli.net-

“De Laurentiis alza sempre la voce, ma stavolta lo ascoltano”. Scrive così Antonio Corbo sul patron del Napoli nel suo editoriale per Repubblica, cercando di lanciare un invito al presidente in vista della prossima stagione: “Il bilancio virtuoso del Napoli ed un mercato in uscita da oltre 200 milioni rafforzano De Laurentiis, sempre rivoluzionario nei toni e nelle idee, ma più diplomatico, finalmente con più potere. Nell’anno nero ha una irripetibile opportunità. Rifare quel progetto. Sbagliare scelte o vincere, stavolta dipende solo da lui” si legge sul quotidiano.-tuttonapoli.net-

Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, ha postato nuove riflessioni sul momento del calcio italiano attraverso il suo profilo Facebook. Ecco il testo integrale.

“Si dice che il tempo sia galantuomo. Deve essere per questo che nel mondo del calcio incomincia a farsi strada la convinzione che Claudio Lotito aveva ragione quando si opponeva alla chiusura anticipata del campionato ed ha ancora più ragione oggi quando insiste perché il calcio riprenda in condizioni di sicurezza per la salute dei giocatori, dei tecnici e dei tifosi allo scopo di evitare che l’intero sistema, dalla A alla B ed alle serie minori, subisca un tracollo dalle conseguenze incontrollabili e nefaste.

Inizialmente la posizione del Presidente della Lazio è stata interpretata come un atto di ostilità e di rottura nei confronti della Juventus e dei suoi dirigenti che nei media venivano indicati come i più convinti sostenitori della necessità di annullare il campionato in corso a causa dell’emergenza del coronavirus. Ma da allora ad oggi si sono verificate parecchie novità. La Juventus ed Andrea Agnelli hanno espresso la loro adesione all’idea di tentare di completare il campionato in corso ed il massimo dirigente bianconero ha escluso ogni interesse per un eventuale scudetto a tavolino. E molte altre società, di A e di B, hanno manifestato la loro opposizione ad un cancellazione del campionato che avrebbe comportato una sicura coda di contenziosi giudiziari da parte di chi avrebbe subito danni gravi da una scelta del genere.

Tutto risolto, allora? Anche lo scontro tra Juventus e Lazio? In realtà non è proprio così. Perché quegli stessi ambienti che inizialmente avevano voluto dipingere Lotito come un insensibile e irresponsabile preoccupato solo dei propri interessi, hanno difficoltà ad ammettere che il Presidente della Lazio si muoveva con buon senso in nome degli interessi collettivi del mondo del calcio. Ma di questo non c’è da dolersi più di tanto. I pregiudizi sono duri a morire. Anche se poi alla lunga vengono smascherati dai dati della realtà e, per quanto riguarda il calcio, dai risultati. Quelli, ovviamente, conquistati sul campo. Come la Lazio vuole ed a cui legittimamente ambisce. Nella convinzione che vincendo il campionato si vincono anche i pregiudizi, compresi quelli più radicati”..tuttonapoli.net-

Faouzi Ghoulam ha scritto sul proprio profilo Instagram un bellissimo messaggio per riassumere le sue sensazioni in questo periodo di stop, causa Coronavirus. Ecco il testo pubblicato dall’algerino: “L’adrenalina delle partite. Sono un calciatore e tutto questo mi manca. Gioco sulla fascia sinistra: attacco e difendo. Ora però dobbiamo soltanto difendere: restiamo a casa. Lo sport tornerà. E sarà ancora più bello”.-tuttonapoli.net-
ROMA – Coronavirus: 25 mila euro, fino a 25 mila euro subito dalle banche. Le aziende private di ogni introito dalla chiusura forzata potranno farsi dare dalle banche subito una liquidità di emergenza, appunto 25 mila euro senza che la banca debba verificare e valutare se il prestito è in qualche modo coperto. Garantisce lo Stato, garantisce lo Stato le banche, al cento per cento.

Maledetti perché frutto della più grave crisi economica e aziendale che mai si poteva immaginare, subito perché le banche li erogheranno senza pratiche e verifiche, i 25 mila euro sono anche pochi? No, perché per finanziamenti fino ad 800 mila euro per le aziende la garanzia dello Stato sarà sempre al 100 per cento. Vuol dire che le banche possono erogare tranquille, garantisce appunto lo Stato.

La differenza tra 25 mila euro e 800 mila è che nel primo caso è erogazione senza verifica se ci sia titolo economico da parte dell’azienda che chiede, nel secondo, fino ad ottocentomila euro, la banca verificherà solo che la richiesta non sia truccata o truffaldina (esiste purtroppo anche questa possibilità nel mondo reale) ma non avrà la banca difficoltà alcuna ad erogare visto che, come detto, la garanzia dello Stato sarà totale fino all’ammontare di 800 mila euro.

Si potrà andare ovviamente anche oltre quota ottocentomila: per i finanziamenti fino a cinque milioni di euro però la garanzia dello Stato sarà fissata a quota novanta per cento. Ciò legittimerà da parte delle banche una verifica di merito sull’opportunità del finanziamento, il che comporterà quasi mai il diniego ma talvolta un ritardo (limitato) nei tempi dell’erogazione.

Per quanti anni, in quanti anni questi prestiti a tasso nullo dovranno essere restituiti? Nella bozza di Decreto che dovrebbe essere votato oggi una cifra precisa non c’è, si può ipotizzare almeno cinque. La garanzia dello Stato offre comunque respiro ampio (anche se non illimitato) al sistema del credito. Chi non ha più respiro sono le aziende e quindi o governo e banche portano 25 mila, 500 mila, 800 mila, un milione di euro o quel che sia nelle loro casse entro un paio di settimane, oppure quando sarà la famosa Fase 2, in molte non riapriranno.blitzquotidiano.it
MILANO – Troppe domande di buoni spesa a Milano lunedì mattina, 6 aprile, giorno di apertura delle richieste: e il sito del Comune è andato in tilt.

“E’ un momento di traffico particolarmente elevato e si è verificato un picco di ingressi, maggiore del consentito. Consigliamo di riprovare tra 10 minuti”: questo è il messaggio che appare a chi cerca di compilare online dal sito di Palazzo Marino la domanda per ottenere i buoni spesa riservati alle persone in difficoltà per l’emergenza coronavirus.

La presentazione delle domande (che può essere fatta anche telefonando allo 020202) si è aperta oggi alle 9 e chiuderà alle 9 del 13 aprile.

“I moduli sono online 24 ore su 24 sino alla chiusura dei termini di presentazione della richiesta – prosegue il messaggio -. Ti ricordiamo che il momento di presentazione della domanda non costituisce in alcun modo priorità e non dà alcuna precedenza ai fini dell’ottenimento dei buoni spesa. Si raccomanda quindi di effettuare la richiesta in orari presumibilmente non di punta”. (Fonte: Ansa)
ROMA – Da oggi, tutti i cittadini italiani in possesso della Carta d’Identità Elettronica 3.0 (CIE) potranno accedere direttamente da casa ai servizi digitali della P.a., tra cui quelli previdenziali dell’Inps, o sanitari ed anagrafici di Regioni e Comuni che già permettono l’accesso con la CIE, per citare solo alcuni.

Lo rende noto il Poligrafico e Zecca dello Stato in una nota, spiegando che è stata rilasciata oggi insieme al Ministero dell’Interno la nuova modalità di identificazione ai servizi online attraverso la CIE.

L’utente potrà identificarsi tramite “Entra con CIE”, senza dovere più utilizzare un dispositivo di lettura contactless collegato al computer, ma comodamente attraverso il proprio smartphone con l’applicazione “CIE ID”.

Il servizio è già disponibile per il sistema operativo Android e a breve sarà esteso anche ai sistemi iOS. In questo momento di emergenza nazionale legata al Covid-19 e alla necessità per tutti di rimanere a casa per evitare la diffusione del contagio, il Ministero dell’Interno e il Poligrafico e Zecca dello Stato – si legge nella nota – vogliono facilitare il rapporto del cittadino con la pubblica amministrazione, semplificandone le pratiche di quotidiano interesse attraverso il meccanismo dell’identità digitale.

La Carta d’Identità Elettronica realizzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – puntualizza la nota – rappresenta ad oggi un’eccellenza in Europa, unendo interconnessione e sicurezza dei dati personali attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia. (fonte Ansa)
ROMA – Sono andati in chiesa per assistere alla messa per la domenica delle Palme. Per questa ragione un parroco e tre fedeli di San Vito di Fagagna, in provincia di Udine, sono stati multati.

E’ successo domenica mattina nella chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia. A seguito di una segnalazione i carabinieri sono intervenuti nella chiesa, in cui era in corso la celebrazione del rito. Il parroco avrebbe acconsentito che partecipassero alla funzione anche tre fedeli nonostante l’obbligo di celebrazioni a porte chiuse.

Tutti e quattro sono stati quindi sanzionati per violazione delle norme previste dal decreto governativo per il contenimento dell’emergenza coronavirus.

L’annuncio della cancellazione delle celebrazioni eucaristiche era stato dato lo scorso 25 marzo con un decreto della Congregazione per il culto divino, che spiegava come nei Paesi colpiti dal coronavirus le celebrazioni della Pasqua si sarebbero tenute senza partecipazione di popolo.

“Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei Paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo lo scambio della pace”, aveva scritto la Congregazione.

“I fedeli siano avvisati dell’ora d’inizio delle celebrazioni in modo che possano unirsi in preghiera nelle proprie abitazioni. Potranno essere di aiuto i mezzi di comunicazione telematica in diretta, non registrata. In ogni caso rimane importante dedicare un congruo tempo alla preghiera, valorizzando soprattutto la Liturgia Horarum”.

La Congregazione ha decretato anche l’annullamento della lavanda dei piedi del Giovedì Santo e la processione. Per il Venerdì Santo l’atto di adorazione del crocifisso con il bacio deve essere limitato “al solo celebrante”. Infine la Veglia Pasquale “si celebri esclusivamente nelle chiese Cattedrali e Parrocchiali. Per la liturgia battesimale, si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali”. (Fonte: Ansa)
ROMA – “Messi all’Inter non è un sogno proibito, la situazione attuale ha sparigliato tutte le carte”. In tempi di coronavirus i sogni sul futuro dei confinati in casa si riempiono di suggestioni. Per Sport Mediaset quella di Massimo Moratti, l’ex patron nerazzurro, è una suggestione sorretta dalla logica.

“Credo non sia per niente proibito, non lo era prima di questa disgrazia. Ora poi… Messi è a fine contratto e certamente sarebbe uno sforzo da parte della società per portarlo a casa. Non so se la situazione attuale cambi in positivo o in negativo questo obiettivo, ma adesso le carte sono state sparigliate. Bisogna anche non essere esageratamente opportunisti e approfittare della situazione, ma credo che a questo livello ci sia la possibilità di vedere delle cose strane a fine anno. Insomma, penso ci sia certamente uno sforzo da parte della società per portarlo a Milano”.

Prima del coronavirus eravamo rimasti all’interesse più che ragguardevole del Barcellona per Lautaro Martinez, il preferito da Messi per fargli da scudiero in attacco. Intrecciando le dita sulla fine del contagio, cosa passerà per la mente del più forte di tutti, lo sa solo il diretto interessato. E l’ultimo Messi è una sfinge. (fonte Sport Mediaset)

Ieri gli abitanti di Scampia si sono svegliati con una tristissima notiza: la morte di padre Vittorio Siciliani a causa di un aggravamento dell’ictus che lo ha colpito tempo addietro. Da sempre padre Vittorio è stato vicino ai portatori di handicap, si è occupato di evasione scolastica e devianza minorile, è stato vicino ai malati terminali ed agli anziani soli di Scampia. Una vera e propria istituzione del quartiere periferico napoletano, tant’è che da alcuni balconi sono stati srotolati striscioni con la scritta “santo subito”. Il presidente della Commissione Comunale Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, Nino Simeone, ha chiesto al sindaco di intitolare Piazza della Libertà, al Rione Monterosa, a padre Vittorio, uomo di grandi valori, umani e di fede.-radiomarte-

In una nota il Comune di Napoli ha diffuso la notizia che sono state quasi 6mila le domande presentate ed accettate per accedere alle misure di “sostegno alla spesa” previste e finanziate dal Comune e saranno 81 i supermercati dove potranno essere spesi i buoni, dislocati praticamente in tutti i quartieri cittadini. Un vero e proprio boom di domande nei quartieri S. Carlo Arena, Pianura e Fuorigrotta.-radiomarte-

Ieri in Campania sono stati effettuati 1.445 tamponi e 108 di essi sono risultati positivi. Perciò, stando ai dati diffusi ieri sera alle 22 dall’Unità di Crisi Regionale, i contagiati dal COVID 19 in tutta la Campania sono 3.068. Intanto, dopo la scoperta di otto casi positivi al coronavirus nella stessa famiglia, a Lauro, nell’Avellinese, il presidente della Regione, De Luca, ha firmato una nuova ordinanza con la quale ha stabilito l’istituzione della zona rossa nel comune irpino. radiomarte