Da piccoli

Citofonavamo ai nostri amici quasi sempre alla stessa ora.
Alla fine a scendevano sempre tutti, solo una punizione della Mamma dovuto ad un brutto voto a scuola o ad un richiamo dal Preside impedivano la “convocazione”.
Giocavamo con porte fatte di zaini, strisce di fondo immaginarie, campi in cemento misto sasso che per noi erano il MaracanĂ .
Prima di iniziare si pronunciava sempre e maledettamente la stessa frase, all’unisono.
“Io ultimo in porta.”
Quasi fosse una punizione.
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