Rino Gattuso

“All’anagrafe sono Gennaro Ivan Gattuso, ma per tutti semplicemente Rino.
Rino da Schiavonea di Corigliano Calabro.
Il mio paradiso personale.
Passo sempre qui le mie ferie, dopo mesi di viaggi internazionali e intercontinentali, di sballottamenti su aerei e treni e pullman, chi ha voglia di farle quelle vacanze che sei esausto ancora prima di partire? E che ti promettono esperienze esotiche e poi finisci a mangiare al McDonald’s?
Io le esperienze le preferisco genuine e a Schiavonea riesco a trovare il panorama più bello: quello della mia famiglia serena riunita a pranzo.
Appena arrivo mi siedo a tavola con mio padre e ci beviamo un bicchiere di Magliocco di Cosenza, delicato e corposo, rosso come l’amore e secco come un tiro in porta.
Aggiungi pane e formaggio, e in un minuto sono di nuovo il ragazzino che ero.
Ora non dite che mi sono montato la testa, ma mio padre era un falegname, come san Giuseppe.
Anche se stavamo sul mare non abbiamo mai navigato nel lusso, però non ci mancava nulla.
Se c’è una cosa che mi manca quasi fisicamente nella vita che faccio oggi, è il mare, la mia seconda casa. Perché il mare è come me, non sta ad aspettare nessuno, non sa star fermo. E perché è magico, cambia mille volte al giorno, con la luce, con le nuvole. Cambia anche di notte.
San Siro era lontano mille chilometri, ma bastavano una palla e due taniche di nafta fregate ai pescatori a far da pali per sentirsi in uno stadio.
Tanto a quel tempo l’importante era giocare tutto il giorno, interminabili tornei estivi sotto il sole torrido di Schiavonea.
Senz’altro è merito anche di quelle partite senza fine se sono riuscito a diventare calciatore, mi hanno dato la struttura, le gambe me le sono fatte lì.
Sarà per quello che riuscivo a percorrere tredici chilometri a partita.
E forse è sempre merito della spiaggia se pur non avendo i piedi del mio amico Andrea Pirlo, sono arrivato a giocare nel Milan e nella Nazionale. E a salire sul tetto del mondo, non più come figlio di Mastro Rino ma come Ringhio.
Anche se in fondo all’anima continua sempre a ruggire la Tigre, la Tigre del figlio di Mastro Rino.”
Buon compleanno Gennaro Gattuso… ❤️
Fonte: autobiografia “se uno nasce quadrato non muore tondo”.