Gigi Simoni

“A Monica, mia moglie, devo molto. Anzi, moltissimo.
È entrata nella mia vita una trentina di anni fa, una donna mai banale, determinata, sempre animata
da un’insaziabile curiosità.
Monica mi ha dedicato la sua vita.
Ha rinunciato alla sua promettente carriera di giornalista per seguirmi e per starmi vicino nel lavoro e, poi, nella cattiva e nella buona sorte.
Ma lei è un martello. Per esempio mi ha fatto smettere di fumare.
Il mio lavoro al centro del nostro universo, delle nostre attenzioni, dei nostri pensieri.
Monica prendeva l’auto, da sola, e veniva a vedere le
partite in giro per l’Italia. Niente la fermava.
Monica è poi diventata una mamma a tempo pieno. Anche in questa veste non si è mai risparmiata. Abbiamo desiderato Leonardo, nostro figlio, con tutte le nostre forze e a lui ha dedicato tutta se stessa.
Leonardo è la mia gioia di vivere. Vederlo crescere è quanto di più bello possa esistere.
Una felicità estrema a cui si contrappose un dolore estremo: la morte di mio figlio Adriano che perse la vita in un incidente stradale a 33 anni.
Era il 1999. Niente è stato facile.
Un vortice di sensazioni che avrebbe potuto schiacciarmi, che avrebbe potuto farmi perdere la testa. E, invece, ho avuto la forza e trovato l’equilibrio per andare avanti.
Monica ha saputo consolarmi e darmi nuove energie per riuscire anche a tornare a lavorare con entusiasmo e concentrazione. E quando nel nostro matrimonio qualcosa ha vacillato, perché niente è stato facile, Monica ha avuto il coraggio e la forza di rimettere insieme quelli che sarebbero potuti essere i cocci.
Una vita intensa, movimentata, con grandi gioie e un
grande dolore, con tante vittorie e qualche sconfitta. Sicuramente per il calcio ho spesso trascurato la famiglia.
Ma quando la passione della vita diventa la propria professione si è comunque uomini fortunati.
Anche se mai niente è stato facile…”
Parole davvero toccanti quelle di Gigi Simoni… ❤️
Fonte: libro “Simoni si nasce”.