Giuseppe Galderisi

“La notte tra il 5 e il 6 gennaio ho sognato Gianluca Vialli. Non avevo dormito bene, mi svegliavo e mi riaddormentavo e a un certo punto nel sonno ricordo di aver vissuto una situazione in cui ci abbracciavamo e rotolavamo in campo felici, con la spensieratezza dei nostri tempi delle giovanili, in cui abbiamo condiviso la strada che poi ci ha portati a giocare insieme in nazionale.
Nel sogno lui mi diceva di stare attento che c’erano i fotografi, ma non ci fermavamo, ridevamo abbracciati e al risveglio avevo dentro di me una piacevole sensazione.
Che poi però, poco dopo, è stata spezzata dalla
notizia che era morto.
Un ultimo saluto da un grande amico? lo lo interpreto così. Ultimamente la mia attenzione era calamitata su di lui e gli avevo mandato vari messaggi, purtroppo senza ottenere risposta, cosa che ancor più mi preoccupava.
Nelle ultime settimane ho cercato di stargli vicino nel
modo in cui potevo.
Ci siamo visti la prima volta a Coverciano, io ragazzino della Juventus e lui della Cremonese, avevamo quattordici o quindici anni.
Gianluca era un ragazzo sveglio, furbo e intelligente.
Un grande campione, ma la prima cosa a cui mi viene da pensare è la bellezza della persona e la sua allegria.
Lo sport ha perso un grandissimo personaggio, con uno spessore che non riguarda solo l’aspetto professionale.
Quello che semini raccogli e lui ha seminato con intelligenza e spensieratezza.
Di lui apprezzavo che dicesse sempre quello che
pensava e che restasse sempre coerente anche con chiunque avesse di fronte.
ll coraggio che aveva da giocatore lo ha messo anche nella vita, affrontando una battaglia che pure a lui faceva paura.
Ecco perché tutti gli onori e gli omaggi a lui attribuiti non sono mai abbastanza.
Una persona straordinaria che mi mancherà tantissimo.”
Un racconto da brividi quello di Giuseppe Galderisi sul suo amico Gianluca Vialli.
Approfittiamo per fare gli auguri al “Nanu” che oggi compie gli anni… ❤️
Fonte: Il Gazzettino