Ryan Giggs

“Ryan Giggs fu quello che fece più scalpore, di quella generazione. Fu l’unico a essere effettivamente definito un ragazzo prodigio.
Quando lo facemmo debuttare in prima squadra, a 17 anni, ci ritrovammo con un problema che non avevamo preso in considerazione: il fenomeno Giggs.
Un agente italiano mi telefonò quando Ryan era ancora un ragazzino e mi chiese:
“Che cosa fanno i suoi figli?”
Io risposi: “Mark si sta laureando, Jason sta lavorando in televisione, Darren è un apprendista qui al club.”
Lui disse: “Mi venda Giggs e io li farò ricchi.” Ovviamente declinai l’offerta.
Il paragone con George Best fu immediato, impossibile da evitare.
Per arrivare a vent’anni di carriera in prima squadra, Ryan ha programmato molto bene la sua preparazione fisica: lo yoga e i suoi esercizi preparatori sono alla base della sua longevità.
Alla fine, solo l’età ci obbligava a farlo riposare; riusciva a giocare trentacinque partite a stagione perché la sua condizione fisica era incredibile.
L’intelligenza aiutò Ryan a fare i sacrifici necessari riguardo la vita sociale: era un tipo riservato, ma era il punto di riferimento di tutto quel gruppo; era il re, il capo.
Giggs voltò le spalle alla fama e alla pubblicità; non aveva il carattere per sostenere quel livello di esposizione mediatica. La sua era una personalità introversa.
Per fare quella vita, devi avere una grande energia per viaggiare su e giù per il mondo e mettere la tua faccia di fronte a una telecamera; devi anche avere una certa vanità, la certezza di sapere che sei fatto per quelle cose.
Ryan Giggs era quanto di più vicino ci possa essere a Peter Pan, era senza età.”
[Sir Alex Ferguson]
Buon compleanno Ryan Giggs… ❤️
Fonte: autobiografia “La mia vita”.